Carissimi lettori tutti, sono da poco tornato a casa da una gita fuori porta a Brescia ove ho avuto modo di praticare Aikido ad uno splendido stage.
Ne sono rimasto così entusiasta che non ho saputo trattenere l’estero giornalistico e condividere con voi tutti questa esperienza davvero edificante.
Siamo partiti, Luca B. ed io soltanto, di buon’ora, con il termometro in costante discesa, in direzione Brescia ove ci attendeva uno stage con il Maestro Daniele Montenegro, IV Dan Aikikai d’Italia.
Il Maestro Montenegro é stato allievo del Maestro Villaverde prima e, per oltre un decennio, dopo essersi trasferito a Milano, ha seguito in ogni dove Fujimoto-sensei, dedicando anima e corpo all’Aikido soltanto.
Uke prediletto del sensei, dopo aver tenuto per alcuni anni lezioni presso il Dojo del maestro, ha ora aperto una sua sala di allenamento.
Come potete intuire dalla succinta biografia, non stiamo parlando certamente di uno sprovveduto, quindi, cari lettori, non lasciamoci ingannare dal grado.
Il giovane certamente é un astro brillante dell’Aikido italiano ed internazionale.
Il Maestro Montenegro, infatti, segue stabilmente e senza iniziative, la tradizione lasciata in eredità da Fujimoto-sensei.
Fatta questa doverosa premessa, nonostante il gelo e le stalattiti di ghiaccio nelle gallerie, il tempo si è dimostrato oltremodo collaborativo e in poco più di due ore siamo arrivati a Brescia.
Il Dojo, Aikido Club Brescia, si é dimostrato pulito e molto attento a quelle regole di buona creanza che dovremmo tutti conoscere ma che, per pigrizia, non pratichiamo, come, a titolo esemplificativo, il togliessi le scarpe prima di accedere al Dojo, il lavarsi i piedi od i cartelli che invitano ad asciugarci in doccia per non inzaccherare lo spogliatoio, ma anche la puntualità nel rispettare gli orari e l’etichetta sul tatami.
Sembra cosa da poco, ma é da qui che inizia il nostro Aikido.
In un’atmosfera rilassata e silenziosa, la pratica ha raggiunto nobili livelli, con uno studio dedicato ed approfondito sia per Tori quanto, e con ponderazione, per Uke.
Sotto la guida del Maestro Montenegro abbiamo approcciato a tecniche base quanto a metodi più avanzati, nel rispetto della tradizione e della qualità tecnica di Fujimoto-sensei.
Il raffinato studio, unito alla morbidezza dei movimenti, nel reciproco rispetto, ha portato tutti all’esecuzione di tecniche pulite e senza movimenti inutili, un grande insegnamento ed un esempio mirabile per l’Aikido italiano.
Certamente il Maestro Montenegro avrà da aspettarsi ancora la mia visita, in quanto, con appena venti euro, ci ha deliziati di quattro entusiastiche ore di pratica sincera e concentrata.
A tutti i presenti rinnovo il mio saluto e a chi ha praticato con me il mio ringraziamento per avermi sopportato.
Tutto questo per me era nuovo, un’assoluta scoperta, alla quale, devo ammetterlo, non ho fatto grossa fatica ad adattarmici, forse perché, troppo spesso, la pigrizia generale che si sperimenta nel Dojo, così come i cicalecci da paese, distolgono la mente dal l’obiettivo unico e principale, lo studio della Cultura e Tradizione Giapponese per mezzo della pratica Aikidoistica.